Quale che sia l'impresa o la professione, tutto è raccontabile: dalla
produzione al mercato, dalla storia dell’addetto alla sicurezza a quella del marchio, dagli ideali e aspirazioni del CEO ai sogni del magazziniere, dall'influencer di supporto, al formatore a distanza, da uno pneumatico abbandonato in cortile all’assegnazione di un premio internazionale, da una passione artistica a una giornata ordinaria.
Il problema non è trovare qualcosa da raccontare, ma raccontare quello che serve, le storie più utili, emozionanti, che ispirino il pubblico.
Il problema non è raccontare, ma ricavare una grande storia, o molte grandi storie o, semplicemente, qualche storia nomale che apra una strada diversa dalla tradizionale comunicazione e dal tradizionale marketing.
Ma la domanda che ci dobbiamo porre è questa:
"Come individuiamo, fra tutto ciò che è raccontabile, una storia che risponda meglio e sia funzionale all’obiettivo di parlare di una organizzazione, di un professionista, di una lavoro, o di una passione?"