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Bentrovat@  su Prospettive, la newsletter sul podcasting che si propone di accompagnarti oltre i soliti panorami, osare con lo sguardo e, chissà, scovare qualcosa che possa farti scattare una scintilla nuova.

Io sono Ester Memeo e sono Podcast Designer, Coach e Producer. Vivo il Podcasting come libertà di espressione e creatività e aiuto liberi professionisti e imprenditori a fare altrettanto.

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Ciao Simone!
Esattamente una settimana fa vestivo gli abiti di una maestra delle elementari che insegnava a una schiera di bambini di 5a a creare un podcast. È stata una delle esperienze più belle degli ultimi mesi e l’ho raccontata qui.

Nel weekend sono stata alla mostra museo di Tim Burton alla Mole Antonelliana (a proposito, se ti piace il genere merita davvero 2 ore del tuo tempo) e mi ha ispirato questa newsletter.

Per cui eccomi qui. Spero ti stimoli qualche riflessione.


L’identità è una questione di coraggio

Definire se stessi credo sia una delle cose più difficili da fare. Facci caso: quando qualcuno ci chiede “chi sei” magari durante un’intervista o una breve presentazione, di solito ci etichettiamo con il job title o il ruolo sociale che ricopriamo e annaspiamo su tutto il resto.

Questo accade perché l’identità coinvolge una serie di elementi come la nostra storia personale, le nostre esperienze di vita, le nostre relazioni, convinzioni, valori e passioni, che può essere difficile ridurli a concetti o categorie semplici.

E poi non è statica, ma un processo di scoperta e accettazione di sé in costante divenire che può richiedere tempo e auto-riflessione e che per natura è influenzato da fattori esterni che a sua volta la modellano.

Il concetto di identità è fondamentale anche nel mondo dell'arte e della creatività perché è ciò che rende un'opera riconoscibile come appartenente a un determinato creatore. Più forte è l’identità più si è riconoscibili.

Lo stile di Tim Burton, per esempio è inconfondibile, singolare ed estremamente identitario.

Quello che forse non sai è che ai suoi esordi i suoi schizzi erano tutt’altro che identitari e ricordavano con molta evidenza le opere di altri fumettisti e illustratori fra cui Edward Gorey, Charles Addams e Dr. Seuss. Io stessa nel vederli sono rimasta sbalordita dalla somiglianza degli stili.

Quando gli artisti sono agli inizi della loro carriera, è comune che subiscano l'influenza di altri che li hanno preceduti. Perché all'inizio della propria formazione artistica hanno bisogno di tempo per scoprire e sviluppare le proprie abilità.

Durante questa fase di apprendimento assorbono gli elementi che trovano interessanti o significativi e li integrano nel loro lavoro. Con il tempo e la pratica, gli artisti iniziano a sviluppare un senso di sé più distinto e a creare opere che riflettono sempre più la loro visione personale del mondo e a diventare davvero unici.

È un passaggio fondamentale, perché senza questo processo di elaborazione e ricerca del proprio stile, si resta nell’anonimato, uno fra i tanti.

Anche se forse non siamo “artisti” nel senso più stretto del termine, attraversiamo tutti questo stesso processo di elaborazione. Lo facciamo quando creiamo i nostri contenuti, strutturiamo il nostro business o ci presentiamo agli altri.

Finché siamo agli esordi di un qualunque processo di trasformazione è normale subire le influenze di chi è più esperto di noi e assorbirne l’impronta. Ispirarsi ai modelli di riferimento ci dà un senso di sicurezza, come bambini alle prime esperienze.

Ma ad un certo punto deve scattare un personale desiderio di scoperta ed esplorazione di se stessi dove ciò che abbiamo appreso si fonde con i valori in cui crediamo, la nostra visione del mondo, i nostri interessi personali, le esperienze acquisite nel tempo e dà vita a una propria identità e non più lo scimmiottamento di altri prima di noi.

Quello è un atto di coraggio, di affermazione, di radicamento.
È una presa di posizione che può dare molta soddisfazione nel momento in cui siamo consapevoli di aver tirato fuori la propria voce, ma che inevitabilmente traccia una linea di demarcazione tra chi è allineato al nostro essere e chi non lo è.

Piacere a tutti è controproducente. Significa non essere riconoscibili, non avere un'identità propria, non aver preso una posizione.

Abbi il coraggio di mostrare chi sei.


 

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Un saluto,

Ester



Ester Memeo
Podcast Coach e Producer
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